top of page
Immagine del redattorePHYSIOBLOG

Insufficienza cardiaca: le persone come cura


 

L'insufficienza cardiaca (HF) è una sindrome caratterizzata dalla ridotta capacità del cuore di pompare o di riempirsi di sangue [A, B] ovvero si verifica quando la gittata cardiaca è inadeguata a soddisfare le richieste metaboliche del corpo [B]. L'HF colpisce circa 26 milioni di persone in tutto il mondo [D]. Nel 2012 è stata responsabile di una spesa sanitaria stimata di circa 31 miliardi di dollari nei soli USA [E] e le proiezioni sono ancora più allarmanti con costi totali che dovrebbero aumentare del 127% nel periodo 2012-2030. Uno studio del 2015 di Andressa Freitas da Silva et al. traccia la via per capire come arginare il fenomeno in modo sostenibile: famiglia, educazione continua, stile di vita.


 


L'insufficienza cardiaca (HF) causa un numero considerevole di ricoveri. Questo numero è stato scoperto essere correlato soprattutto a un'aderenza inadeguata al trattamento e alla difficoltà nel riconoscere segni e sintomi di scompenso della malattia [1].


I dati indicano che l'HF è un problema di salute pubblica in importante crescita in tutto il mondo. Anche se l'incidenza dello scompenso cardiaco è abbastanza stabile, la prevalenza sta vertiginosamente aumentando a causa dell'invecchiamento della popolazione. Ciò provocherà ulteriori aumenti dei tassi di ospedalizzazione e, di conseguenza, dei costi sanitari.


L'HF è una malattia comune in tutto il mondo. Negli USA si prevedono entro il 2030 più di 8 milioni di persone in questa condizione [E]. In Europa, alla fine degli anni '90, la prevalenza di scompenso cardiaco è stata dell'1,36% nel gruppo di età 25-49 anni, del 2,93% nel gruppo di età 50-59 anni, 7,63% nel gruppo di 60-69 anni, 12,67% nel gruppo di 70-79 anni e 16,14% nei pazienti con più di 80 anni [F].



Analizzare l'aderenza dei pazienti al trattamento è quindi essenziale per identificare i fattori che possono permettere di ridurre le crisi di scompenso cardiaco, i conseguenti ricoveri non programmati e i conseguenti costi [2]. L'aderenza è però una questione difficile da comprendere a causa della sua natura multifattoriale. Diversi fattori possono infatti essere coinvolti: regime terapeutico, aspetti socioeconomici, problemi cognitivi e comorbidità associate [5].


Lo scopo dell’indagine di Andressa Freitas da Silva et al. è proprio quello di analizzare l'aderenza al trattamento nei pazienti con HF e la sua associazione a determinate caratteristiche come il numero di appuntamenti di follow up, la struttura familiare e le comorbidità.


Lo studio è stato condotto presso due cliniche specializzate nella fornitura di cure ambulatoriali a pazienti con scompenso cardiaco cronico nelle città di Porto Alegre e di Niterói, Brasile. La raccolta dei dati è avvenuta da agosto 2011 a ottobre 2013.


Il campione includeva 340 pazienti adulti con diagnosi di HF che avevano partecipato ad almeno un appuntamento ambulatoriale presso i suddeti centri e che non presentavano deterioramento cognitivo o comunicativo.


Le variabili sociodemografiche analizzate includevano età, sesso, struttura familiare, livello di istruzione, stato civile e reddito mensile. Le variabili cliniche erano peso, fumo, tempo passato dalla diagnosi, classe funzionale della malattia e comorbidità: diabete, insufficienza renale, malattie coronariche, depressione, cancro e ipertensione. E’ stato poi anche raccolto il numero di visite di follow up con il personale sanitario presso le cliniche, dove i pazienti ricevevano interventi educativi sulla malattia e la sua cura.


L'aderenza al trattamento è stata invece valutata utilizzando un questionario di 10 domande [7]. Le dieci domande ne includevano una sull'uso dei farmaci, una sul controllo del peso, tre sulle abitudini alimentari, tre sull'assunzione di liquidi, una sul consumo di bevande alcoliche e una sulla partecipazione agli appuntamenti programmati. I punteggi di questo questionario variano da 0 a 26 punti. Maggiore è il punteggio, migliore è l'aderenza. Se il paziente mostrava un punteggio uguale o superiore a 18 punti, corrispondenti al 70% di aderenza [8], allora l'aderenza al trattamento veniva considerata adeguata.


Ebbene i risultati indicano che il tasso di aderenza non era affatto soddisfacente. Il punteggio medio di aderenza era di 16 (± 4) punti, mentre hanno mostrato un tasso di aderenza ≥ 70% solo il 36,5% dei pazienti. Uno su tre. Nello specifico, la presenza di ipertensione come comorbidità era associata a una più bassa aderenza al trattamento (p = 0,023).


Secondo la letteratura, nei pazienti con ipertensione non controllata, il tasso di aderenza al loro trattamento è quasi del 50% [16]. Inoltre, tra il 40% e il 60% degli individui ipertesi non usa correttamente i farmaci prescritti. Percentuale che era ancora più alta quando si tratta di misure per cambiare il proprio stile di vita come dieta, attività fisica, non fumare ed evitare l’assunzione di alcol [16]. In uno studio con 385 pazienti ipertesi solo il 17,7% ha riportato un'attività fisica regolare [18].


L'aderenza al trattamento degli individui ipertesi, già quindi bassa [19], diminuisce ulteriormente quando l'ipertensione è associata allo scompenso cardiaco. In questa situazione è più difficile seguire il trattamento prescritto probabilmente perché aumentano il numero di farmaci, i costi di cura e le restrizioni dello stile di vita.



Dallo studio è emerso anche un grande risultato positivo: i pazienti con HF che vivevano con la famiglia mostravano punteggi di aderenza più elevati rispetto a quelli che vivevano da soli o in cliniche geriatriche e tre o più appuntamenti di follow up erano molto significativamente associati a una maggiore aderenza (p <0,001).


Non solo. In un altro studio condotto su 252 pazienti è stato riscontrato che mentre il 47% dei pazienti ha riportato una certa aderenza al trattamento farmacologico, solo il 18% ha aderito bene al trattamento non-farmacologico. Quest’ultimo è verosimilmente anche il più sensibile agli interventi educativi [9] e al supporto familiare che possono così essere ancora più decisivi sui grandi numeri.


Tutti questi elementi mostrano comunque la necessità di prestare più attenzione all'assistenza specializzata e alle famiglie dei pazienti con HF; implementando strategie che possono migliorare l'adesione dei pazienti alla cura di sé e quindi anche la sanità pubblica.


Tratto da: da Silva AF, Cavalcanti AC, Malta M, et al. Treatment adherence in heart failure patients followed up by nurses in two specialized clinics. Rev Lat Am Enfermagem. 2015;23(5):888-894. doi:10.1590/0104-1169.0268.2628


 

A. Coronel R, de Groot JR, van Lieshout JJ. Defining heart failure. Cardiovasc Res 2001;50:419–22. PMID: 11376615

B. Tan LB, Williams SG, Tan DK, et al. So many definitions of heart failure: are they all universally valid? A critical appraisal. Expert Rev Cardiovasc Ther 2010;8:217–28. DOI: 10.1586/erc.09.187; PMID: 20136608

C. Ponikowski P, Voors AA, Anker SD, et al; Authors/Task Force Members. 2016 ESC guidelines for the diagnosis and treatment of acute and chronic heart failure: The Task Force for the diagnosis and treatment of acute and chronic heart failure of the European Society of Cardiology (ESC) Developed with the special contribution of the Heart Failure Association (HFA) of the ESC. Eur Heart J 2016;37:2129–200. DOI: 10.1093/ eurheartj/ehw128; PMID: 27206819

D. Ponikowski P, Anker SD, AlHabib KF, et al. Heart failure: preventing disease and death worldwide. ESC Heart Failure 2014;1:4–25. DOI: 10.1002/ehf2.12005

E. Mozaffarian D, Benjamin EJ, Go AS, et al; American Heart Association Statistics Committee; Stroke Statistics Subcommittee. Heart Disease and Stroke Statistics-2016 Update: A report from the American Heart Association Circulation 2016;133:e38–e360. DOI: 10.1161/CIR.0000000000000350; PMID: 26673558

F. Ceia F, Fonseca C, Mota T, et al; EPICA Investigators. Prevalence of chronic heart failure in Southwestern Europe: the EPICA study. Eur J Heart Fail 2002;4:531–9. PMID: 12167394

G. Levy D, Kenchaiah S, Larson MG, et al. Long-term trends in the incidence of and survival with heart failure. N Engl J Med 2002;347:1397–402. DOI: 10.1056/NEJMoa020265; PMID: 12409541

H. Najafi F, Jamrozik K, Dobson AJ. Understanding the ‘epidemic of heart failure’: a systematic review of trends in determinants of heart failure. Eur J Heart Fail 2009;11:472–9. DOI: 10.1093/eurjhf/hfp029; PMID: 19251729

1. Mangini S, Silveira FS, Silva CP, Grativvol PS, Seguro LFBC, Ferreira SMA et al. Insuficiência cardíaca descompensada na unidade de emergência de hospital especializado em cardiologia. Arq Bras Cardiol. 2008 Jun;90(6):433-40.

2. Gusmão JL, Ginani GF, Silva GV, Ortega KC, Junior DM. Adesão ao tratamento em hipertensão arterial sistólica isolada. Rev Bras Hipertens. 2009;16(1):38-43.

4. Molloy GJ, O’Carroll RE, Witham MD, McMurdo MET. Interventions to Enhance Adherence to Medications in Patients with Heart Failure: a systematic review. Circ Heart Fail. 2012 Jan;5:126-33.

5. Sabaté E. Adherence to long-term therapies: evidence for action. Geneve: World Health Organization; 2003.

6. Marti CN, Georgiopoulou VV, Giamouzis G, Cole RT, Deka A, Tang WHW, Dunbar SB et al. Patient-Reported elective Adherence to Heart Failure Self-Care. Congest Heart Fail. 2013 Jan-Feb;19(1):16–24.

7. Bocchi EA, Cruz F, Guimarães G, Pinho Moreira LF, Issa VS, Ayub Ferreira SM, et al. A Long-term Prospective Randomized Controlled Study Using Repetitive Education at Six-Month Intervals and Monitoring for Adherence in Heart Failure Outpatients: The REMADHE Study Trial. Circ Heart Fail. 2008 Jul;1:10-18.

8. Mussi CM, Ruschel K, Souza EN, Lopes ANM, Trojahn MM, Paraboni CC, et al. Home visit improves knowledge, self-care and adhesion in heart failure: randomized Clinical Trial HELEN-I. Rev. Latino-Am. Enfermagem. 2013, 21(spe number):20-8.

9. Castro RA, Aliti GB, Linhares JC, Rabelo ER. Adesão ao tratamento de pacientes com insuficiência cardíaca em um hospital universitário. Rev Gaúcha Enferm. 2010 jun;31(2):225-31.

11. Chung ML, Moser DK, Lennie TA, Riegel B. Spouses enhance medication adherence in patients with heart failure. Circulation. 2006;114(18):518.

12. Rohrbaugh MJ, Shoham V, Coyne JC. Effect of marital quality on eight-year survival of patients with heart failure. Am J Cardiol. 2006 Oct;98(8):1069–72

13. Havranek EP, Spertus JA, Masoudi FA, Jones PG, Rumsfeld JS. Predictors of the onset of depressive symptoms in patients with heart failure. J Am Coll Cardiol. 2004 Dec;44(12):2333–8.

14. Luttik ML, Jaarsma T, Veeger N, van Veldhuisen DJ. Marital status, quality of life, and clinical outcome in patients with heart failure. Heart Lung. 2006 JanFeb;35(1):3–8.

15. Dunbar SB, Clark PC, Quinn C, Gary RA, Kaslow NJ. Family influences on heart failure self-care and outcomes. J Cardiovasc Nurs. 2008 May-Jun;23(3):258–65.

16. Pucci N, Pereira MR, Vinholes DB, Pucci P, Campos ND. Conhecimento sobre hipertensão arterial sistêmica e adesão ao tratamento anti-hipertensivo em idosos. Rev Bras Cardiol. 2012 jul-ago;25(4):322-9

17. Santos MVR, Oliveira DC, Arraes LB, Oliveira DAGC, Medeiros L, Novaes MA. Adesão ao tratamento anti-hipertensivo: conceitos, aferição e estratégias inovadoras de abordagem. Rev Soc Bras Clín Méd. 2013 jan-mar;11(1):55-61.

18. Girotto E, Andrade SM, Cabrera MA, Matsuo T. Adherence to pharmacological and non pharmacological treatment for arterial hypertension and associated factors in primary care. Cienc Saúde Coletiva. 2013 Jun;18(6):1763-72.

19. Riegel B, Carlson B. Facilitators and barriers to heart failure self-care. Patient Educ Couns. 2002 Apr;46(4):287-95.






32 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

コメント


bottom of page